Stanley Lieber, figlio di immigranti ebrei rumeni, nasce a New York nel '22 e già da ragazzino inizia a lavorare alla Timely Comics di Martin Goodman. Lì esordisce riempiendo all'ultimo momento i testi sguarniti di una storia di Capitan America e a soli 17 anni diventa il più giovane editor nel settore. Ma il vero balzo in avanti arriva nel '61, quando Lee capisce che è venuto il momento, dopo tanti fumetti western e rosa, per tentare di riproporre i supereroi, in crisi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Assieme a Jack Kirby dà quindi vita ai Fantastici Quattro, un gruppo che rappresenta un concetto innovativo nel genere: i supereroi divengono persone normali, con tutti i problemi del caso (da qui l'azzeccata definizione 'supereroi con superproblemi'), che litigano e s'innamorano e alla fine si sposano, mentre l'eroe classico rimane fidanzato in eterno. Gli anni '60, sotto la nuova etichetta 'Marvel', sono un costante crescendo, quasi sempre assieme a Jack Kirby: nel 1962 arrivano Hulk, Thor, l'Uomo Ragno (creato graficamente da Steve Ditko), Iron Man; nel 1963 i Vendicatori e gli X-Men; nel 1964 il ritorno di Capitan America e la creazione di Devil/Daredevil; nel 1965 gli Inumani e Silver Surfer; nel 1966 l'eroe nero Black Panther. Con l'andare degli anni, però, Lee cede pian piano tutte le sue serie a nuovi scrittori, perlopiù giovani da lui stessi scoperti e valorizzati, tornandosi ad occupare prevalentemente del lavoro da editor ma continuando ad intrattenere un rapporto diretto col suo pubblico tramite articoli inseriti in ogni pubblicazione Marvel. Negli ultimi anni della sua vita s'è distinto per qualche storia speciale (anche per i rivali della Dc Comics) e facendo delle brevi apparizioni nei film dedicati ai suoi eroi.
Stan Lee muore il 12 novembre 2018 all'età di 95 anni.