Mansoureh Kamari
Ces Lignes qui tracent mon corps
Mansoureh Kamari (script) / Mansoureh Kamari (art) / Mansoureh Kamari (colors)
Ces Lignes qui tracent mon corps
Mansoureh Kamari (script) / Mansoureh Kamari (art) / Mansoureh Kamari (colors)
In Iran, secondo la legge islamica, il padre di famiglia possiede il sangue dei propri figli e pertanto non può essere perseguito se arreca loro danno. Questo spiega in parte la struttura della società iraniana, dove gli uomini esercitano un potere assoluto, in particolare sulle donne, in totale impunità. Mansoureh Kamari ricorda la sua infanzia e adolescenza sotto questo giogo maschile. Racconta i fatti: i numerosi divieti (ridere, cantare, ballare, amare), la possibilità di sposarsi a nove anni, di essere giustiziata a quindici dopo essere stata violentata... Descrive le ripetute aggressioni sessuali per strada, nei taxi, nello studio medico, all'università... E la paura costante, l'impotenza, l'incapacità di controllare il proprio destino.
200 pagine




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