Un regalo per Victor-Victoria
Bonvi (Franco Bonvicini) (script) / Giorgio Cavazzano (art)
Cosa si può celare dietro le apparenze di un vicino di casa modello?
Avrà qualcosa da nascondere?
E' quello che si chiede il poliziotto corrotto Pop, ossessionato dagli stranieri dopo che sua moglie è scappata con un ballerino di flamenco. Decide quindi di indagare sulla vita del suo vicino di casa, uno straniero di nome Trelkowsky.
I risultati sono più sorprendenti del previsto. Spiando lo straniero da un buco nel muro lo vede spogliarsi completamente e poi togliersi nche la pelle. Si rende conto quindi di come lo straniero sia è una strana entità solita cambiare pelle ogni giorno come fosse un vestito.
Pop si decide ad intervenire, attende che lo straniero esca di casa ed entra in azione nascondendogli la pelle di ricambio...
La storia ha un'ambientazione un po' diversa da quelle a cui ci ha abituato Cavazzano e si dipana nei bassifondi di una metropoli tra quartieri malfamati, prostitute e derelitti. Il titolo della parte fa ovviamente riferimento al film "Victor-Victoria" di Blake Edwardws, e lo omaggia con un personaggio del fumetto dallo stesso nome che riceverà in regalo la pelle dello straniero sottratta da Pop.
Ristampa: Altre Storie dello Spazio Profondo, Rizzoli Lizard (Giu 2011)
No, non stiamo parlando dei soliti teppistelli, e neanche di protettori o senzatetto. Gente ancora più strana come il ragionier Mirolani, un simpatico ometto che va in giro ad ammazzare Skuntz.
E proprio nel ragionier Mirolani si imbatte una notte, tornando dal lavoro, il nostro protagonista, un programmatore di computer.
Il ragionier Mirolani si offre gentilmente di uccidere lo Skuntz appollaiato sulla spalla del programmatore e, armato di un affilato spadone, si lancia all'inseguimento dello Skuntz. Il nostro protagonista non riuscendo a vedere lo Skuntz e, spaventato dalla figura del ragioniere, fugge a gambe levate rifugiandosi nella propria abitazione.
La notte prosegue angosciosa, il sonno tarda ad arrivare, la casa sembra ostile e non ci si riesce a togliere l'impressione di essere osservati.
Finalmente nel mezzo della notte al programmatore si materializza l'oscura presenza dello Skunz, che nella sua immaginazione assume la forma di un omino verde alto 20 centimetri.
Lo Skuntz lo mette in guardia sull'arrivo del suo Sukio personale, un essere molto dannoso che si ciba della emotività della gente. Gli Skuntzprovano a respingere gli attacchi del Sukio ma spariscono quando sentono nominare il ragionier Mirolani.
Il Sukio riesce così a possedere la sua preda aprendo la sua immaginazione ai più reconditi desideri e sogni.
Il programmatore rimane tutt'altro che scontento dell'esperienza e decide di unirsi al ragionier Mirolani nella caccia e lo stermino della dannosa minaccia rappresentata per l'umanità dagli Skuntz.
Questa storia assurda e molto particolare non è in realtà originale. Era stata già pubblicata da Bonvi molti anni prima con il titolo Sterminarli senza pietà.
La trama e i dialoghi sono ricalcati e ripresi quasi identici. Stranamente si è ritenuto opportuno cambiare i nomi dei personaggi. Nella storia originale gli omini verdi alti venti centimetri si chiamano Helzapoppi mentre il nefasto essere che si ciba dell'emotività degli umani è lo Sgalbedro.
Il cacciatore di Helzapoppi è invece il ragionier Edoardo Filippetti.
Ristampa: Altre Storie dello Spazio Profondo, Rizzoli Lizard (Giu 2011)
Il guardiano della città, come ama definirsi, vive ogni giorno strane avventure, e allora può capitare, una vigilia di Natale, di incontrare una persona così triste che ha deciso di togliersi la vita e allo stesso tempo un angelo che ha bisogno di compiere una buona azione.
Pur non sentendosi più di tanto parte in causa il nostro uomo cercherà di metterli in contatto per risolvere i loro problemi salvo tornarsene subito nel proprio scatolone a leggere un buon libro appena uscito ("Le avventure di Tom Sawyer" regalatogli gentilmente dall'angelo promosso ad angelo di prima categoria) mentre tutto intorno la neve si accumula per strada.
Il richiamo cinematografico anche in questa storia è lampante, "La vita è meravigliosa" di Frank Capra. Almeno quello più evidente perchè in questo come in tutti gli episodi, le citazioni sono molte e più o meno evidenti.
Ristampa: Altre Storie dello Spazio Profondo, Rizzoli Lizard (Giu 2011)
Nell'ultima storia Bonvi e Cavazzano si cimentano con l'horror. Le vicende vengono narrate dal punto di vista di un bambino che vive in una famiglia disagiata, senza padre e con la madre che si prostituisce.
Un bambino passa tutto il giorno in strada, e ha due soli amici: il signor Rashid e il signor Verlaine, lo sporco beduino e il cane di un infedele, come amano chiamarsi tra di loro.
Le vicende ruotano intorno a degli orrendi omicidi in cui le vittime vengono trovate con la gola tagliata e le viscere asportate.
Un malefico vecchietto, in cui si imbatte il bambino, sembra saperne più di qualche cosa. Il bambino scopre che è il vecchio a uccidere le vittime e a mangiarne le viscere.
A quel punto non resta che rivolgersi ai suoi amici che intuiscono trattarsi di un Djinn ("un essere molto malvagio" spiegano al ragazzo) e decidono di fermarlo.
Il titolo è un riferimento alla legione straniera (l'hotel di Monsieur Gautier, in cui il signor Verlaine ha prestato servizio in passato).
Ristampa: Altre Storie dello Spazio Profondo, Rizzoli Lizard (Giu 2011)
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