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ForgetMeNot, l'X-Man dimenticato

Una delle più belle storie degli X-Men mai raccontate

Articolo di Stefano Frigieri del 2020-01-16

Credo che ben pochi lettori di fumetti ricordino un supereroe mutante chiamato Forgetmenot (aka "Nobody" o "Nothing man") e questo, come si vedrà dopo, è più che comprensibile.
La sua pur breve storia (è apparso, per ora, in soli  5 albetti delle collane mutanti), gli ha fatto comunque conquistare una dettagliata scheda anagrafica su "Marvel Wikia", il database on line dei personaggi della Casa delle Idee.

Il suo nome (più un soprannome in effetti) è un vero e proprio grido disperato ("Non dimenticatemi!"), ed il suo significato verrà spiegato in seguito.
Per ora basti sapere che la sua pur breve esistenza disegnata, è contrassegnata dall'essere stato il protagonista della più bella storia mai raccontata (almeno per me).
La storia dell'albo contenuta in X-Men: Legacy vol 2 # 300.
Ma andiamo per ordine.

Pre Scriptum
Per fare una completa ed esaustiva disamina di tutta la vicenda, ho dovuto ricorrere ad una marea di spoiler.
Chi non gradisce, si compri l'albo in questione (NB. si trova in I nuovissimi X-Men # 20 ed è stata ristampata nel volume Marvel Super-Sized Collection: X-Men - Legione 3: Epitaffio), lo legga, e ritorni, se vuole.
Io aspetto.

Il fumetto supereroistico americano in questi ultimi decenni è diventato sempre piu' simile ad una serra di fiori di plastica dai colori sgargianti e pacchiani, un teatrino di marionette che si muovono e si agitano ripetendo all'infinito i soliti gesti, e cercando qua e la' di sorprendere con effettacci grandguignoleschi (morti improvvise, stragi senza fine), spesso prevedibili come la trama di un b-movie.
Quando perciò, sempre utilizzando una similitudine botanica, spunta la piccola timida gemma dell'intelligenza e dell'originalita', fragile ma talmente sfavillante da farsi notare ed apprezzare, sembra doveroso donarle i suoi cinque minuti di "gloria".
Sono questi i momenti in cui noi voraci ed onnivori lettori, che rovistiamo giornalmente tra i cascami di un mondo sempre più uguale a se stesso nella disperata ricerca del bello e dell'indimenticabile (chi per rinnovare antichi fasti : "Ah, la saga di Fenice Nera..", chi per edificarne di nuovi), siamo finalmente sicuri che non sia stato tutto tempo perso.
Questa la premessa.
 
Nel 2013 in coincidenza con il lancio dell'iniziativa "Marvel now!", e il rilancio di tutte le testate Marvel, X-Men: legacy vol 2, ennesima serie dedicata all'universo mutante, iniziò a raccontare le vicissitudini del figlio schizofrenico di Xavier: David Haller detto "Legion".


Quest'ultimo, creato nel 1985 da Claremont e Sienkievicz, è "semplicemente" il mutante piu' potente della terra.
Nella sua mente sovraffollata e caotica convivono mille personalità, ognuna con il suo specifico potere, in perenne conflitto tra loro per ottenerne la supremazia.
I 24 numeri della serie scritti da Simon Spurrier e disegnati da Tan eng huat, sono un lungo viaggio psichedelico nella mente di David Haller, e dei suoi tentativi di mettere ordine nella propria vita, cercando contemporaneamente di evitare che si avveri la profezia che lo vede causa unica della distruzione della razza mutante e del mondo intero.
L'originalità del plot di Spurrier è che gran parte delle vicende avvengono nella testa di Haller, creando due vere e proprie realtà, interna ed esterna, perennemente interconnesse.
Questo doppio piano narrativo verrà fedelmente ripreso da Noah Hawley (l'autore della versione televisiva di "Fargo") nella serie tv "Legion".
Purtroppo (almeno per me), estrapolate totalmente dalla continuity narrativa, le vicende di Haller nella loro versione televisiva risultano un po' troppo claustrofobiche e circolari.

Nel fumetto David, dopo aver trovato pace ed unità nel più umano dei sentimenti (la fiducia del proprio padre), decide letteralmente di sparire per evitare le conseguenze  del suo incontrollabile potere, cancellando la sua esistenza dal presente, dal futuro e, soprattutto, dal passato.
Solo la ragazza che ama, anch'essa una mutante, ne terra' viva la memoria, portando dentro la mente un piccolo frammento della sua essenza.

Serie ben scritta, deliziosamente caotica come nella miglior tradizione del cosiddetto fumetto "maturo".

Con il 25esimo, e ultimo, numero della serie (il 300esimo della numerazione originale),  ecco arrivare la gemma narrativa di cui sopra.

Per l'occasione Spurrier viene affiancato ai testi da Mike Carey e Christos Cage.
Con Legione fuori dalla scena, la vicenda si concentra su di un piccolo episodio extra continuity: il breve incontro tra due strani personaggi, due autentiche anime perse.

Questa la trama.
Durante una bellissima notte stellata, lontano dai clamori dell'ennesima battaglia che si è appena conclusa, una giovane ragazza nascosta da un casco integrale, tenta di introdursi nello Xavier Institute, ma viene intrappolata dal suo sistema automatico di difesa.
Le si avvicina uno strano personaggio, identificabile dalla divisa come uno degli X-men, ma il cui fisico, stempiato e con una pronunciata pancetta, è lontanissimo dagli standard dei supereroi palestrati a cui siamo abituati.
L'uomo senza nome è un mutante dotato di un anomalo potere : chiunque, dopo averlo conosciuto, si dimentica subito di lui.
La ragazza, anch'essa senza nome, togliendosi il casco, rivela un volto sfigurato dall'acido, frutto della rabbia vendicativa di uno spasimante respinto (ennesima dimostrazione che il fumetto non è completamente avulso dalla realta').
Ella è qui per confondersi con gli altri mostri, trovare tra di loro anonimato e comprensione, lontano da un mondo che prima l'ha distrutta e poi rifiutata.
L'uomo senza nome ("Forgetmenot", nella versione originale),  intenerito e commosso, le racconta la propria storia.
Il suo è il racconto minimale di una vita vissuta dietro le quinte, sempre presente ma mai ricordato, e dei suoi tentativi di lasciare un segno tangibile della propria esistenza.
Il suo bizzarro potere, che per lui è una vera maledizione, lo ha costretto a vivere perennemente in bilico tra l'accontentarsi di essere e il bisogno di apparire.
Mentre i suoi colleghi si godono le luci della ribalta, egli è solo un'ombra sfocata sullo sfondo.
La sua è la mutazione piu' emarginante, soprattutto in un mondo dove tutti fanno a gara per mettersi in mostra, dove ogni supererore, come il piu' "normale" degli umani, al di la delle proprie sofferenze esistenziali e crisi d'identita', rivela con le sue azioni un'anima esibizionista.
Costumi dai colori sgargianti ed azioni plateali di fronte a masse plaudenti: ben pochi ci rinunciano.
Questo desiderio di mettersi in mostra porterà i New Warriors (supergruppo di giovani teen-agers) a crearsi il proprio reality show, facendosi riprendere mentre catturano supercriminali.
La loro incoscienza porteràal massacro di Stamford e all'inizio di Civil War.

Interludio riflessivo.
Non lo facciamo forse anche noi tutti i giorni?
Schiamazzando sui social, scrivendo in qualche blog o gridando al cielo il nostro pensiero non richiesto, solo per elemosinare qualche like.
Oppure accontentandoci di vivere di notorietà riflessa mentre ci facciamo fare un selfie col divo incontrato per strada.
"Io c'ero, non mi avete visto?".
Tutto per essere riconosciuti, apprezzati.
Come un supereroe qualunque.
(In fondo Andy Warhol ci aveva azzeccato : "Chiunque ucciderebbe per 5 minuti di notorietà!")
Fine interludio.

Il mutante senza nome intanto continua il suo racconto.
Egli, nei sei lunghi anni di permanenza nel gruppo degli X-men ha partecipato a mille battaglie, giocando a volte in ruolo fondamentale per l'esito finale.
Ma sempre senza lasciare, nella memoria dei compagni e del mondo, la minima traccia.
Durante un viaggio nel tempo in un futuro distopico dove infuria da secoli l'ennesimo eterno conflitto di cui ormai non si ricordano più i motivi, egli si rende conto che i Combattimenti, le Guerre, finiscono col vivere di vita propria, prevalendo sull'identità dei singoli combattenti.
Privo di poteri utili assiste impotente alla morte del soldato senza nome.
Ma si rende conto che la sua sola presenza riesce comunque ad essere utile alleviarndone le sofferenze.
Questo fa nascere in lui una nuova consapevolezza.
Quella stessa consapevolezza che l'incontro con il Mimo (il grottesco mutante ibrido tra Bestia, Angelo e Ciclope), illumina di nuova e salvifica  luce.

Quest'ultimo ha da tempo abbandonato la ribalta delle superbattaglie intergalattiche per dedicarsi ad aiutare le persone comuni nelle loro difficoltà quotidiane.
Nonostante i suoi ex compagni mutanti abbiano tentato più volte di coinvolgerlo nelle loro vicende, egli vive una vita lontana dai riflettori, pienamente soddisfatto.
Quello che il mutante senza nome comprende è che alla fine ciò che risulta davvero importante sono le singole azioni, e le loro conseguenze, non chi le compie.
In questa idea il mutante senza nome trova finalmente il suo scopo, la sua vera dimensione esistenziale.
Si accontenterà così di lasciare indelebili tracce del suo passaggio, anche se gli altri continueranno a non sapere chi le ha compiute.
Conclude quindi coerentemente il suo racconto prendendo il posto della ragazza intrappolata, sicuro che comunque anche il sistema difensivo prima o poi finirà per dimenticarsi di lui, lasciandolo libero. La ragazza se ne va lasciando sul terreno Il proprio casco, segno che anch'essa ha deciso di cominciare ad accettarsi.
Questa piccola storia diventa l'occasione per una lucida riflessione sull'identita', sulla ricerca di un significato della propria vita, sul fumetto ed i suoi eroi, su noi lettori, e sui nostri difetti di "semplici" esseri umani.
Al di la' del puro svago, il racconto supereroistico risulta pienamente riuscito solo se, raccontando di Loro riesce a raccontare anche di Noi.

Forse non sarà davvero la più bella storia mai raccontata, ma credo valga la pena dedicarle qualche minuto del proprio tempo.

P.S.
Forgetmenot apparirà successivamente in alcune storie della X-force, sempre scritte da Spurrier, entrando a pieno diritto nella continuity dell'Universo Mutante.
Ma questa è un'altra storia.


Pubblicazione originale

X-Men: Legacy vol 2 # 300(May 2014)ForgetMeNotSimon Spurrier / Christos Gage / Mike Carey / Tan Eng Huat / Steve Kurth / Rafael Sandoval / Allen Martinez / Jordi Tarragona / Craig Yeung


Pubblicazione in Italia

I nuovissimi X-Men # 20(January 2015)La vendetta della Confraternita



Ristampa

Marvel Super-Sized Collection # 9(2017-03-23)X-Men - Legione 3: Epitaffio