Decenni di letture scolastiche ci hanno abituati a un Ulisse valoroso, astuto e sempre in grado di tenere la situazione sotto controllo. L’Ulysse di Jacques Lob e Georges Pichard, invece, porta con sé la fervida confusione e le ambizioni libertarie di quegli anni. Dietro le sue disavventure non c’è soltanto lo zampino degli dei, ma la sua divorante curiosità, l’irreprimibile bisogno di mettere a rischio la pelle pur di sapere cosa gli riserverà la prossima avventura. Scruta il mare pensando alla sua Itaca, ma quella tristezza è il più sottile dei suoi inganni, un’esca rivolta a se stesso: la casa a cui vuol far ritorno non esiste. È un miraggio, un ricordo che la nostalgia si ostina a magnificare.
60 pagine
da Ulysse, Dargaud Editeur - Francia (Apr 1974)
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