Nati sotto il cielo cupo del Sacro Romano Impero, Hans ed Helma erano destinati a una vita di fatica e povertà. Il loro dono e il loro amore per la musica avrebbero offerto loro speranza, un barlume di luce nella loro esistenza buia e terrena. Dopo la scomparsa della famiglia, furono accolti da un musicista eremita che li introdusse alla ricchezza dei suoni della natura. In seguito, accolti in un collegio religioso, appresero le basi della lettura e della teoria musicale, che permisero loro di decifrare gli spartiti più belli del loro tempo. Adottati da un margravio, un signore della guerra, scoprirono poi la bellezza degli strumenti musicali. I palazzi di diverse città europee sarebbero poi diventati i testimoni silenziosi dei loro successi e delle loro più cocenti delusioni.
280 pagine




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