La Leggenda del Lama Bianco

1950. La Repubblica Popolare Cinese invade il Tibet. Migliaia di soldati rossi si riversarono sulle nevi eterne e immacolate dell'Himalaya, assassinando, violentando e torturando con tutte le loro forze. I templi cadono in rovina uno dopo l'altro. È in ciò che resta del monastero di Chakpori che Tzu, Dondup, Topden, Tsöndu e il maestro gatto Lin-fa decidono di sventare il terribile destino che minaccia il loro paese. Partono alla ricerca della loro antica guida spirituale: Gabriel Marpa, il “Lama Bianco”. Ritirato nel Tempio d'Oro, nel cuore della Valle Occulta, egli è l'uomo che è riuscito a trascendere l'esistenza, divenendo, attraverso la meditazione, pari a un Dio. È forse l'unica speranza per un intero popolo sull'orlo dell'abisso: colui che riuscirà a spegnere questo fuoco sotto la neve...

Sono trascorsi diversi anni dall'invasione del Tibet da parte delle truppe cinesi. Il generale Lao, con sede a Lhasa, governa il paese con il pugno di ferro e decide di instaurare la legge marziale. Il suo obiettivo: distruggere la minima traccia della tradizione tibetana. Ma il paese potrebbe avere ancora di più da temere... Perché i nazisti, sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale, stanno segretamente sviluppando lì un'arma terribile, persino più potente della bomba atomica! Chi potrebbe salvare il Tibet dall'apocalisse? Gli amanti Issim e Mandarava, ai quali il Lama Bianco affidò i suoi poteri? O il quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin, così giovane, ma già così saggio?