Iron Man Vol 4 # 30

Nasim Rahimov era un vecchio amico di Tony Stark, che intendeva sviluppare nanotecnologie per creare armi atomiche a zero emissioni radioattive. Quando il suo paese, il Kirikhstan si è trasformato in un regime totalitario, tutti i suoi sogni si sono trasformati in incubi e gli uomini del governo lo hanno incarcerato uccidendogli l'amata moglie. Tony si sente in colpa per aver sfruttato le conoscenze di Rahimov e non aver fatto abbastanza per aiutarlo nei momenti difficili, per cui cerca di limitare i danni e di prenderlo vivo. Individuato un deposito di stoccaggio delle bombe, Iron Man fa irruzione al suo interno, lasciando il resto della squadra a occuparsi degli abitanti locali contrari alla presenza degli stranieri. In mezzo alla folla spunta fuori Paladin, un mercenario dal torbido passato che, dopo aver consegnato ad Iron Man un messaggio visivo di Rahimov, tira fuori una speciale pistola elettromagnetica che colpisce l'armatura di Stark, azzerando tutti i sistemi e lasciandolo a terra. Il nostro eroe si rende subito conto che dietro l'arma di Paladin c'è lo stesso Rahimov che conosce la nanotecnologia Stark. Nel frattempo al Pentagono, il Corno dell'Apocalisse, incautamente potenziato dall'agente Weir con nanoassemblatori, ha acquisito una coscienza ed una mente elettronica e si sta trasformando in una specie di cervello volante, in grado di accedere e controllare qualsiasi arma con componenti elettronici. La creatura tecnologica per superare i sistemi di sicurezza impiantati da Weir, lo ingloba in sé generando un costrutto cibernetico con la sua personalità e l'odio che l'agente dello SHIELD nutriva per Tony Stark.